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Era "El Diez" (il 10), numero che portava sulla maglietta, nella nazionale Argentina, El Pibe de oro o Mano de Dios (in spagnolo per Mano di Dio) per una rete segnata di mano, nei quarti di finale del Mondiale 1986, dichiarò «un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con la mano de Dios» («un po' con la testa di Maradona ed un altro po' con la mano di Dio»). Nello stesso incontro appena quattro minuti dopo Maradona segnò anche uno dei gol più belli della storia del calcio, scartando cinque avversari.
Un epitaffio è l'omaggio è di Pelé «Spero un giorno, calceremo insieme un pallone in cielo», Diego Armando Maradona non poteva vantare un epitaffio più bello.
Considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio, il fuoriclasse argentino, originario di Villa Fiorito di Lanús, un sobborgo di Buenos Aires, è passato da un'infanzia molto povera al dominio del calcio mondiale. noto anche per i suoi eccessi fuori dal campo. Droghe, alcol ... insomma, una vita piena di eccessi.
Questa volta Maradona è partito per un viaggio da cui non tornerà più.
Ci piace ricordarlo con un brano scritto ed a lui dedicato dal cantautore Franco-Spagnolo Manu Chao "La vida tómbola".
«Ad10s grande Diego»