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Sono ormai trascorsi 70 anni quando avvenne la più grande tragedia calcistica della storia italiana.
Erano le 17.04 del 4 maggio 1949 quando l'aereo, un Fiat G.212 della compagnia aerea ALI, Avio Linee Italiane, siglato I-ELCE, con a bordo una delle squadre più forti della storia del calcio, il Grande Torino, si schianta contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Non sopravvisse nessuno, le vittime furono 31, tra calciatori, tecnici, dirigenti e giornalisti al seguito.
L’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica, la partita era stata combinata qualche mese prima, in occasione della partita Italia e il Portogallo, In quell’occasione Francisco Ferreira parlò con Valentino Mazzola (capitano azzurro non che degli Invincibili): ”Vorrei organizzare qualcosa di speciale. Vorrei affrontare la squadra più forte del Mondo”. Quella squadra allora portava la maglia granata era il Torino. Allora i giocatori non guadagnavano come al giorno d'oggi e sembra che Ferreira, capitano del Portogallo, che era in difficoltà economiche, pensò bene di organizzare un match speciale in quanto l’incasso lo avrebbe aiutato, anche se non si sa se questo aneddoto sia vero.
Vi furono alcuni che dovevano partire con la squadra ma che per un motivo o l'altro non andarono a Lisbona. Il più famoso è Nicolò Carosio, voce del calcio radiofonico e televisivo, che avrebbe voluto andare ma la moglie, a causa della cresima del figlio, si impose e non lo lascio partire. Il presidente del Torino comm. Ferruccio Novo non partì a causa di una forte influenza. Vittorio Pozzo il Commissario Tecnico della nazionale Italiana non partecipò all’ultimo momento. Il giocatore Sauro Tomà non potè partire per questa partita amichevole a causa di un brutto infortunio al ginocchio, era sconvolto e triste di non poter partecipare ma per ironia della sorte, questo gli salvò la vita. L'altro giocatore che si salvò era Renato Gandolfi, che era il secondo portiere, ma in occasione della trasferta a Lisbona gli fu imposto di lasciare il suo posto a Dino Ballarin, che in realtà era il terzo portiere, su pressione del fratello Aldo, la delusione per Renato fu forte, ma questo fatto gli salvò la vita evitandogli di essere coinvolto nella tragedia di Superga.
Sono rimasti famosi "i 15 minuti granata" infatti Capitan Valentino Mazzola, ad un certo punto della partita, tirava su le maniche della sua casacca fino oltre i gomiti e urlava il suo "alè", era il segnale della carica, ed in quel quarto d' ora la partita veniva vinta sconfiggendo gli avversari, con goals e gioco spettacoloso.
Quando la squadra morì il campionato non era ancora finito, mancavano infatti quattro giornate al termine, la Figc, su richiesta di Inter e Milan ed a nome anche delle altre società decisero di assegnare lo scudetto al Torino, alla memoria. La società potè schierare la squadra giovanile delle riserve, che era comunque forte, vinsero tutti e quattro gli incontri, occorre ricordare che, per solidarietà, anche le squadre avversarie mandarono in campo le loro squadre riserva.
Le Vittime | |||
Giocatori | Età | Mansione | Dirigenti |
Valerio Bacigalupo | 25 | Portiere | Egidio (detto )Arnaldo Agnisetta (Direttore Generale) |
Aldo Ballarin | 27 | Difensore | Ippolito Civalleri (Dir.Accompagnatore) |
Dino Ballarin | 23 | Portiere | Andrea Bonaiuti (Organizzatore delle trasferte della squadra) |
Émile Bongiorni | 28 | Attaccante | |
Eusebio Castigliano | 28 | Mediano | Allenatori |
Rubens Fadini | 21 | Centrocampista | Egri Erbstein (Direttore Tecnico) |
Guglielmo Gabetto | 33 | Attaccante | Leslie Lievesley (Allenatore) |
Roger (Ruggero) Revelli Grava | 27 | Centravanti | Osvaldo Cortina (Massaggiatore) |
Giuseppe Grezar | 30 | Mediano | |
Ezio Loik | 29 | Mezzala Destra | Giornalisti |
Virgilio Romualdo Maroso | 23 | Terzino Sinistro | Renato Casalbore (Tuttosport) |
Danilo Martelli | 25 | Mediano e Mezzala | Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) |
Valentino Mazzola | 30 | Attaccante e Centrocampista | Luigi Cavallero (La Nuova Stampa) |
Romeo Menti | 29 | Attaccante | |
Piero (detto Pierino) Operto | 22 | Difensore | Equipaggio dell'Aereo |
Franco Ossola | 27 | Attaccante | Pierluigi Meroni (Primo Pilota) |
Mario Rigamonti | 26 | Difensore | Cesare Bianciardi(Secondo Pilota) |
Julius (detto Giulio) Schubert | 26 | Mezzala | Celeste D’Inca (Motorista) |
Antonio Pangrazzi (Radiotelegrafista) |
Di seguito un cinegiornale dell'epoca che riporta la notizia della tragedia